[English Version below]
(Oh no, un’altra newsletter con il best of 2020) -> No, keep calm.
Non ci sentiamo da tanto, soprattutto per colpa mia. Sono stati mesi complessi, per diverse ragioni. Mesi in cui la voglia di scrivere è spesso andata a farsi benedire, e questo può aver riguardato il mandare un sms come il preparare un pezzo o un’intervista o una puntata della newsletter.
Ho la fortuna di avere davanti a me una nuova opportunità lavorativa (sport but not basketball-related) che partirà a brevissimo, e questo facilita di gran lunga l’immaginare i buoni propositi per l’anno nuovo. Tra questi c’è quello di essere più regolare con la scrittura e l’invio di questa Newsletter. Uno spazio dove leggere di pallacanestro, più giocata che discussa: anche perché è spesso vero il contrario.
In questa ultima issue del 2020, che potrete leggere mentre vi preparate per il cenone (rigorosamente indoor, se siete in Italia), troverete sia qualche considerazione sull’anomalo anno appena trascorso che qualcosa che farà parte del prossimo futuro di Caffè Hoops. Di seguito, il primo e ultimo riferimento di questa issue -sotto forma di meme- all’anno appena trascorso.
Chi, in futuro, mi farà pensare al 2020
20 tra giocatori, allenatori, personaggi del basket europeo che mi faranno ripensare all’anno appena trascorso. Non è una classifica (l’ordine è puramente sparso), piuttosto una rassegna.
Disclaimer: quando vedete citata una statistica, proviene da Hack-a-Stat
Achille Polonara (giocatore, Baskonia) = nel 2020 ha vinto e si è affermato a livelli altissimi, i migliori in carriera. In un anno decisamente irregolare, è una cosa che non possono dire in tanti. Dal suo apporto nello storico titolo in the bubble di Baskonia in ACB, al rendimento incredibile che sta tenendo in Eurolega in questo inizio di 2020-21, che se terminasse oggi gli varrebbe una candidatura più che credibile a uno dei due quintetti ideali della stagione. Aveva big shoes to fill dopo l’addio di Shengelia, e le sta calzando alla grande.
Sergio Hernandez (allenatore, Argentina/Saragozza) = da allenatore della nazionale argentina ha vinto a livello regionale, continentale, mondiale e olimpico. A 57 anni ha provato il salto, con l’approdo per la prima volta su una panchina europea a Saragozza. L’inizio non è stato certamente felice (2-8 in ACB, 1-1 in BCL): tra i propositi per l’anno nuovo c’è sicuramente quello di vedere più partite di Saragozza.
Umberto Gandini (presidente, LBA) = il 26 febbraio viene nominato, all’unanimità, alla guida della Legabasket: la sua prima esperienza manageriale sportiva al di fuori del calcio. Il 7 marzo si giocano le ultime partite, di fatto, della stagione 2019-20 di Serie A. Il 7 aprile il campionato viene definitivamente neutralizzato. Alla faccia del battesimo del fuoco.
Georgios Papagiannis (giocatore, Panathinaikos) = avendo visto i suoi miglioramenti costanti sotto l’egida del duo Calathes-Pitino, una volta confermata la partenza da Atene di entrambi avevo onestamente timore di una sua involuzione. A oggi quel timore si sta rivelando infondato: dei sette giocatori del Panathinaikos in campo per almeno 10 partite (e minimo 15’ di media) è nettamente il migliore per OffRtg e DefRtg (unico, dei sette, con un NetRtg positivo) e soltanto l’inguardabilità della sua squadra può giustificare la sua assenza nelle conversazioni riguardanti i migliori lunghi della stagione europea.
Jonas Jerebko (giocatore, Khimki) = risale allo scorso 20 febbraio l’ultima partita di basket che ho visto dal vivo (per chissà quanto tempo). Di quella partita Jerebko fu assoluto protagonista (16+12 nel successo del Khimki su Milano), di fronte a un pubblico che lo punzecchiava di continuo per antiche rivalità mai sopite. Quel 20 febbraio oggi sembra distante molto più di 10 mesi e qualche giorno. E non solo per me: a quei tempi il Khimki era una squadra da playoff, e non il materasso dell’Eurolega.
Jasmin Repesa (allenatore, Pesaro) = era lecito pensare, dopo un 2019 finito in penombra con l’incolore esperienza al Buducnost, che il 2020 dovesse essere l’anno del suo ritorno in panchina. Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 è stato vicino ad allenare Reggio Emilia, Trieste e la Fortitudo Bologna, per quello che sarebbe risultato un romantico ritorno. È invece finito a Pesaro, una squadra che soltanto per il rotto della cuffia (e la neutralizzazione del campionato) non disputa oggi la Serie A2. Bene, Pesaro ha vinto più partite da settembre a oggi con Repesa di quelle vinte tra il 6 maggio 2018 e il 7 aprile 2020. Arguably la comeback story di questa prima parte di campionato.
Amedeo Tessitori (giocatore, Treviso/Virtus Bologna) = nel 2019 aveva fatto un salto triplo dalla Serie A2 (vinta con Treviso) al Mondiale con l’Italbasket. Nel 2020, dopo mesi un po’ altalenanti -alla prima stagione “vera” in Serie A- con Treviso il nuovo salto triplo alla Virtus Bologna, con un ruolo meno di primo piano ma con l’ambizione di far bene in Italia e in Europa. Il suo impatto, finora, è stato decisamente positivo (2° per OffRtg in campionato tra le Vu Nere, 1° per DefRtg in Eurocup sempre in casa Virtus) pur con un minutaggio non elevato: quando chiamato in causa, c’è stato. E in Nazionale…
Antonio Martin (presidente, ACB) = il 2020 è stato l’anno che ha definitivamente posto la sua ACB sulla cima della piramide del basket europeo, con l’eccellente organizzazione della bolla di Valencia: un torneo final “excepcional”. Non è stato tutto rose e fiori, come dimostra la stagione attuale a 19 (!) squadre, ma ogni crisi genera opportunità. E sono sicuro che nel 2021 la ACB saprà farsi trovare pronta.
Aito Garcia Reneses (allenatore, Alba Berlino) = mentre scrivo è alle prese con il COVID-19, fortunatamente (pare) in forma non grave. Ma se il 2020 non sta finendo bene per lui, di certo non si può dire sia stato un brutto anno: decimo titolo nazionale vinto (il primo con l’Alba Berlino), con tanto di double per la coppa nazionale, e una squadra che in Eurolega si distingue per la qualità della sua pallacanestro, superiore al tasso tecnico. Il 2021 potrebbe essere il finale (dopo il contratto rinnovato per una sola stagione) di una carriera da hall of famer, sulla soglia dei 75 anni.
Matilde Villa (giocatrice, Costa Masnaga) = the next big thing del basket italiano, secondo tutti. Colei che, a 16 anni nemmeno compiuti ha portato la pallacanestro sul TG1. Per quanto fatto in campo.
Lino Lardo (allenatore, San Severo/Italia femminile) = dopo una lunga assenza dalle panchine, in estate diventa allenatore di San Severo in A2, ma soprattutto -out of nowhere- della Nazionale Femminile. Nella bolla di Riga conduce le azzurre a due vittorie che avvicinano sensibilmente la qualificazione all’Europeo 2021, alla sua prima volta assoluta su una panchina azzurra.
Kaleb Tarczewski (giocatore, Milano) = la crescita costante e continua, la pandemia, la dichiarazione d’amore per Milano dalle colonne del Corriere della Sera, il rinnovo triennale di contratto, l’inizio di una nuova stagione, le (solite) difficoltà di rendimento iniziale. Da marzo 2017 uno dei giocatori più discussi dell’Olimpia Milano, spesso a sproposito o con giudizi con pretesa di oggettività ma condizionati da elevata soggettività. Will the real Kaleb stand up?
Bennet Hundt (giocatore, Göttingen/Bamberg) = 6 giugno 2020. In Europa una partita di basket di vertice manca da mesi, e la BBL tedesca è la prima a ripartire ai tempi del COVID-19. Nessuno, mesi prima, avrebbe immaginato di attendere in modo spasmodico una sfida tra Göttingen e Crailsheim. I suoi 30 punti, decisivi per il successo dei primi (unica vittoria dei suoi nel torneo di Monaco), fanno rapidamente il giro del mondo. Oggi è al Bamberg, con minori fortune. Ma i suoi sono stati i 15 minuti più luccicanti dell’anno.
Luis Scola (giocatore, Milano/Varese) = il 2020 doveva essere l’ultimo anno della sua carriera, stando a dichiarazioni multiple (e, a dire il vero, mai realmente confermate). L’appuntamento con la -storica- quinta Olimpiade a Tokyo è stato rinviato di un anno, come quello con l’appendere le scarpe al chiodo. È rimasto a dispensare classe cestista in Italia: a Varese la squadra non sta andando benissimo (ultima, a chiusura dell’anno solare), nonostante lui sia capocannoniere del campionato. Ma quanto è bello vederlo giocare, comunque.
Claudio Toti (proprietario, Roma) = il finale adatto per una storia ridicola.
Walter De Raffaele (allenatore, Venezia) = a febbraio 2020 il trionfo in Coppa Italia, partendo dall’ottavo posto a fine girone d’andata. Poi lo stop al sogno back-to-back in campionato (ma anche a quello europeo, con un quarto di finale di Eurocup rimasto “in the air”). Poi il COVID-19 che ha colpito e pesantemente condizionato -forse come in nessun altro caso, nel basket italiano- la stagione della sua Reyer. Le difficoltà a ripartire. Il 2021 sarà un altro anno “da fenice”?
Tornike Shengelia (giocatore, Baskonia/CSKA) = il trionfo prima del saluto, pure al termine di una finale non eccezionale. E l’approdo nella nuova super-potenza del basket europeo, con tanto di caso diplomatico. Davanti, un biennio in cui ci sarà prima l’Eurolega da vincere e poi un Europeo in casa a Tbilisi.
Andrea Trinchieri (allenatore, Partizan/Bayern) = il COVID-19 ha interrotto, sul più bello, la marcia di una squadra grande candidata a un double ABA-Eurocup, con tanto di ritorno in Eurolega. In Eurolega, a dire il vero, lui c’è tornato. Un po’ a sorpresa, con una squadra non esattamente attesa ad una grande stagione. Chiude l’anno solare (e il girone d’andata in Europa) al terzo posto, con più vittorie di quelle che alcuni gli avevano pronosticato sull’intera stagione. La sua conversazione con Joe Arlauckas è una delle migliori interviste dell’anno.
Ergin Ataman (allenatore, Efes; co-proprietario (?), Torino) = un anno solare vissuto sulle montagne russe. Prima alla guida di una squadra da sogno, sulla strada per riscrivere tutti i record dell’Eurolega moderna; poi le tante difficoltà di un inizio di stagione sotto le aspettative, condito da tante -sue- polemiche. In mezzo, una mattina estiva di cui continuiamo ad averci capito poco.
Jordan Loyd (giocatore, Valencia/Stella Rossa) = un giocatore di cui mi sono innamorato, cestisticamente parlando, nel 2020. Elettrizzante -a momenti- in attacco, in grado di accendersi (e spegnersi) come pochi in Eurolega. La speranza è quella di vederlo anche sulla ribalta dei playoff europei.
Introducing… Games of the Week
L’obiettivo per l’anno che verrà è quello di avere uno spazio, sotto forma di rubrica fissa, per condividere considerazioni/commenti/opinioni su alcune partite viste nel corso della settimana precedente. L’idea è quella di scegliere un paio di partite, ogni lunedì (di quelle visibili con un abbonamento a Eurosport Player), e di condividere la settimana dopo alcune brevi impressioni. Spesso prenderò ispirazione dalle scelte che facciamo all’interno dell’appuntamento settimanale con 3&P, a volte andrò di mia iniziativa.
Per questa settimana posso soltanto segnalare due appuntamenti, uno da disputarsi e uno già disputato: settimana prossima si parlerà (anche) di queste due partite.
Bayern Monaco vs Barcellona (Eurolega), 30 dicembre
De’ Longhi Treviso vs Umana Reyer Venezia (LBA), 3 gennaio (ore 17:30)
Introducing… Book of the Month
Una cosa che il 2020 ci ha dato, nella sua anormalità, è stato il (tanto) tempo per la lettura. Ispirato dalla mia amica Alice e dal suo splendido progetto “Le Ragazze”, ho deciso di provare a creare un Book Club all’interno di questa newsletter: una volta al mese vi proporrò un libro a tema prettamente cestistico e che possa avere il più possibile attinenza con il basket europeo. Cercherò, ove possibile, di consigliare libri in inglese.
Per partire, ho scelto l’autobiografia di Rick Pitino. Non comprende la sua esperienza in Grecia con il Panathinaikos, ma è la storia di una delle poche rockstar del basket ad essere approdate, negli ultimi anni, dagli USA in Europa. A fine gennaio, appuntamento con un nuovo libro: cliccando sulla copertina, sarete reindirizzati direttamente sul link Amazon per l’acquisto dello stesso. Fatemi sapere, su Twitter, se deciderete di leggerlo insieme a me!
[Italian version up]
(Oh no, another Best of 2020 newsletter) -> No, keep calm.
A long time has passed since the last issue of this newsletter, and it is my fault. It has been a complicated year, mostly for personal reasons. And I’ve often experienced an unwillingness to write, a sort of emptiness. It’s not something easy to talk about, but I feel like the worst has passed.
I have the luck to count, in the near future, on a new job opportunity (sportive but not basketball-related) which will begin soon, and this allows me to write down some “new year resolutions”. One of those is the pledge to be more constant and frequent with this newsletter, which I aim to write weekly. To have a space to talk about basketball and what happens on the court (rather than outside, because I feel that there is enough talking about that).
In this last issue for 2020 you will find both something on the year that is ending today, and something that will be part of the near future of Caffè Hoops. But first, my lone banter reference to a year like no other.
Who will make me remember about 2020
20 characters of European basketball whom will make me remember about the year past. It is not a chart, the order is purely random. And a disclaimer: when you’ll see a stat, it belongs to Hack-a-Stat.
Achille Polonara (player, Baskonia) = a year in which he has emerged as one of the best players in Euroleague. Something highly unthinkable just 12 months ago, but extremely deserved. Clear frontrunner for an hypothetical Most Improved Player award.
Sergio Hernandez (coach, Argentina/Zaragoza) = at 57, after a successful career at the helm of Argentina NT, the first experience on a European bench. Unsuccessful and unlucky at first, but I hope that 2021 will bring more results: I surely aim to watch more of his Zaragoza in the new year.
Umberto Gandini (president, LBA) = named, on February 26, as LBA President, on the eve of a pandemic that resulted in the abrupt end of the 2019-2020 season. 2020 has been the 50th anniversary of the Italian Serie A league, and former AC Milan and AS Roma manager is trying to reverse the course of a long decline.
Georgios Papagiannis (player, Panathinaikos) = after a couple of seasons of steady improvements under coach Pitino and Nick Calathes, in his first season without either of them is confirming himself as one of the best centers in Euroleague. By far the best, within his team, for OffRtg, DefRtg and NetRtg, deserves a nomination for one of the Euroleague All-Teams.
Jonas Jerebko (player, Khimki) = the undisputed MVP of the last game I covered live on February 20th. Since then, a lot has changed. His Khimki side has turned from playoff contender into living one of the worst seasons ever in Euroleague. And his consideration has suffered as a result.
Jasmin Repesa (coach, Pesaro) = between the end of 2019 and the first months of 2020 he has been reportedly close to sign for three different Italian teams (Reggio Emilia, Trieste, Fortitudo Bologna). He eventually landed the coaching gig in a fourth one, and in just three months has won the amount of games previously won, by Pesaro, in the span of 2 years. Definitely the comeback story of Italian Basketball.
Amedeo Tessitori (player, Treviso/Virtus Bologna) = after a breakout year in 2019, another upgrade in 2020. One of the most reliable back-up centers in both Eurocup and Serie A, it will surely be interesting to watch his improvements in 2021.
Antonio Martin (president, ACB) = the triumphant experience of the “exceptional” Final Tournament in Valencia and the chaos of a 19-team tournament: 2020 had it all for the leader of the best national league in Europe.
Aito Garcia Reneses (coach, Alba Berlino) = a Hall-of-Famer worthy career which saw a double in 2020, with his 10th National title (the first one in Germany). And a team that continues to be extremely fun and interesting to watch in Euroleague, beyond the results.
Matilde Villa (player, Costa Masnaga) = a 36-point game in Italy’s first women division at less than 16-years-old. And an extremely rare interview on Italy’s main newscast. The next big thing of Italian basketball, regardless of gender.
Lino Lardo (coach, San Severo/Italy Women NT) = after several months out of a job, he’s appointed to coach both San Severo in A2 and Italy’s Women National Team. His first experience, overall, with a National Team. And he leads the team to two crucial wins in the Riga bubble to keep the Eurobasket dream alive.
Kaleb Tarczewski (player, Milano) = Arguably the most discussed player in Milano since 2017. He’s had an eventful year: from a breakout season to a deserved multiyear extension and a difficult start of the season. He’s polarizing, sometimes underrated. One of the players to watch in 2021.
Bennet Hundt (player, Göttingen/Bamberg) = the 15-minutes story of the year: a career high performance on the first after-COVID competitive game played in Europe, which made him viral on internet.
Luis Scola (player, Milano/Varese) = timeless. 2020 was supposed to be the final year of his illustrious career, but the show is going on. LBA top scorer at the age of 40, still chasing a record-breaking 5th Olympiad.
Claudio Toti (owner, Roma) = the main character of the most annoying, disappointing and disgusting story of Italian basketball in 2020.
Walter De Raffaele (coach, Venezia) = a true rollercoaster of a year: from winning, in a huge upset, the Italian Cup in February (and clinching a ticket to EuroCup quarterfinals with the tournament’s best record) to a tough start of the 2020-21 season, mostly because of COVID-19. Will Reyer rise from its ashes once again?
Tornike Shengelia (player, Baskonia/CSKA) = he first achieves a long-chased ACB title with Baskonia, in unique circumstances. Then, he joins the ultimate “super-team” of European basketball, even sparking some geopolitical tensions. Will he complete his rise by winning his maiden Euroleague trophy?
Andrea Trinchieri (coach, Partizan/Bayern) = a pandemic stopped a season in which he had the concrete chance to complete a double win of ABA Liga and Eurocup, achieving a much awaited return to Euroleague for Partizan. He ultimately -and surprisingly- makes his own return to Europe’s biggest stage, ending the calendar year with Bayern sitting 3rd in the standings, having already won more games than in the entirety of 2019-20 (or in respect of several forecasts). His conversation with Euroleague's Joe Arlauckas is one of the best interviews of 2020, imho.
Ergin Ataman (coach, Efes; minority owner (?), Torino) = as for De Raffaele, he experiences a year of two tales: unstoppable in the first part, leading a team destined to break several modern Euroleague records; highly disappointing in the second, with almost the same number of losses in half of a season than in the entire 2018-19 regular season. Adding to all that, a confusing and personally unclear situation regarding Italian Serie A2 side Torino.
Jordan Loyd (player, Valencia/Crvena Zvezda) = my “most exciting player” of the calendar year. I love to watch a game when he turns on offensively, and I’d really like to see him playing in a playoff environment.
Introducing… Games of the Week
My goal number one for 2021 is to have, within Caffè Hoops, a space to comment/weigh in/analyse some games seen in the previous week. For TV rights reasons I’m going to choose, each week, only games from LBA Serie A, Euroleague, Eurocup, Basketball Champions League and, if continues to be available on YouTube, FIBA Europe Cup. I’m going to either pick the games we choose during our weekly 3&P episode, or choose randomly but by proposing the widest possible number of teams.
For this week (and for next week’s analysis):
Bayern Munich vs Barcelona (Euroleague), December 30th (yeah, I know, they played yesterday, but I’m watching it on demand)
De’ Longhi Treviso vs Umana Reyer Venezia (LBA), January 3rd (17:30, ITA time: a regional derby which could turn into an high-scoring game, important in order to qualify for the Coppa Italia Final Eight).
Introducing… Book of the Month
Another goal for the year to come is to create, as a monthly “date” within this newsletter, a basketball-themed book club. 2020 made me find more and more time to read, and I want to keep that ongoing in the new year, drawing by an idea inspired by my friend Alice and her book club “Le Ragazze”. I will try to choose books available in English, as this is a bilingual newsletter, but it could happen to have a “book of the month” in Italian.
To begin, I’ve chosen Rick Pitino’s autobiography “My Story”. It does not include his experience in Greece with Panathinaikos, but it is the story of one of the few basketball rockstars (beyond being a legend and a Hall of Famer) arrived in Europe from the US in recent years. If you’ll click on the book’s cover, you’ll be redirected to the Amazon page for the book. Let me know, on Twitter, if you’ll decide to read it with me!